ib_arts / isabella bordoni
ARCHIVIO DEL PRESENTE
ARCHIVIO DEL PRESENTE nomina un corpus di riflessioni e pratiche avviate dalla metà degli anni '90, che attraverso l'assunzione di archivi storici, sociali e d'impresa del Novecento, archivi informali e in seguito esperienze condotte - osservate, partecipate, documentate - nel presente, assumono i concetti di eredità e testimonianza, di memoria, visione/osservazione. Da allora, ARCHIVIO DEL PRESENTE è una definizione che ha raggiunto una intenzione linguistica propria nel 2005, quando si è andata chiarendo l'urgenza di una grammatica nella scrittura e nella lettura dell'esistente, come ricombinazione di elementi dati e altri latenti. In questo senso ARCHIVIO DEL PRESENTE emerge come una diversa configurazione narrativa e di testimonianza, data della auto-rappresentazione da parte di soggetti, gruppi, luoghi, del proprio essere singolarità e relazione, esistenza ed esperienza. Nella consegna dell'esperienza alla narrazione, l'incontro con la fotografia è spinta verso un'evasione dalla retorica, per l'emersione del protagonismo di soggetti, gruppi, comunità temporanee, luoghi e spazi: una contro-narrazione non solo rispetto al racconto dominante ma anche del rapporto tra l'agire del discorso e l'agire fotografico-documentale.
La fotografia e l'ascolto come ambiti di relazione, possono, date determinate attitudini e scelte, mettere nella dimensione pubblica la tensione teorica e quella empirica. Questo spazio si compone di parti tra loro diverse per metodo e resa.
Una prima parte di questo s. ito, articola nel tempo le intenzioni della costruzione/decostruzione del documentoQuesta parte accoglie e mostra una selezione di progetti dove le immagini fotografiche testimoniano il rapporto tra creazione e visione, ponendo la riflessività fotografica a volte nell'innesco e a volte nell'esito di questa ricerca. Lo sguardo fotografico è introdotto negli spazi, nelle azioni e nelle relazioni precedentemente curate dall'Autrice e vi entra come agente e reagente, elemento linguistico più-che-testimoniale. ARCHIVIO DEL PRESENTE accoglie prioritariamente questo approccio, con progetti che anche con propri titoli e fisionomie, rientrano nella sua cornice pluriformato, esperenziale e teorica.
I procedimenti e gli esiti che incrociano queste poetiche e pratiche artistiche con il lavoro fotografico, vedono coinvolto con continuità negli anni 2013-2018, Marco Caselli Nirmal, fotografo di teatro, danza, musica e architettura. La performatività del suo sguardo proprio perché fotografo di scena, è stata indotta a cogliere gli svolgimenti drammaturgici impliciti, ovvero le DRAMMATURGIE che innervano città e comunità e innervano il lavoro della sottoscritta. Questo sito accoglie una selezione di lavori di quegl'anni con progetti realizzati a Milano, Castenaso, Vignola, Chiaravalle, Modena.
Diversa la relazione tra progetto e fotografia nei lavori proposti qui, dal 2020. Tra questi, sono di Davide Piferi De Simoni le immagini fotografiche realizzate per STAGIONE DEL MUTUO DISCORSO osservabile nella sua interezza al link specifico, incluso in questo sito. In STAGIONE DEL MUTUO DISCORSO la fotografia ha un ruolo completamente diverso rispetto alle esperienze indicate sopra; qui essa documenta la città come soggetto e la sospensione come suo atteggiamento drammaturgico. La città è Modena, il tempo è quello del lockdown 2020, quando nel mese di novembre una porzione urbana normalmente di grande traffico veicolare, ha visto comparire dei manifesti di grande formato con i disegni realizzati da Gianluca Costantini, a cui ho chiesto di disegnare un'amicizia ideale; quella tra le figure e il pensiero di Alexander Langer e Alessandro Leogrande.
Si collocano nella scia della collaborazione con Gianluca Costantini disegnatore e attivista dei diritti umani, ma di tutt'altra temperatura le immagini fotografiche "amatoriali" della sottoscritta, che segnalano alcuni allestimenti realizzati nel 2020, 2021 in alcuni luoghi della formazione pubblica.
Rientrano in ARCHIVIO DEL PRESENTE anche progetti ai quali si sottrae l'esposizione visiva per abitare l'oralità, voci, fonti orali, fonti ambientali acustiche o field recording.
Tra questi: THEORIA DEGLI AFFETTI, TERRENO SINTI, DIEBACK/FIORITURE già dotati di vita propria (ON SITE e ON AIR con Rai RadioTre ) troveranno spazio documentale qui in una sezione ASCOLTI. Alcuni di questi lavori possono essere rintracciati sul sito di Rai Radio3 dove sono andati in onda in anni diversi, come progetti radiofonici.
La sezione ARCHEOLOGIA DEL COMMENTO infine (che trae il titolo da una composizione radiofonica degli anni novanta, commissionatami da Rai Tre Audiobox) è attualmente in costruzione. Raccoglierà alcuni materiali sonori della sottoscritta ma oggetto di diaspora. Compariranno come terre sparse, veri e propri reperti oggi perlopiù inattingibili alla sua stessa autrice, poiché lo scavo dentro la narrativa pubblica di uno spaccato dell'arte scenica e orale e sonora degli anni '80-'90-'00 in Italia, è ancora imprigionata tra le briglie delle narrative patriarcali.
Altri riferimenti biografici
http://www.lespressesdureel.com/EN/ouvrage.php?id=5302&menu=
https://fr.wikipedia.org/wiki/Isabella_Bordoni
https://en.wikipedia.org/wiki/Isabella_Bordoni
Isabella Bordoni, Rimini 1962, è autrice, artista, curatrice indipendente. Dopo studi umanistici e filosofici e anni d’insegnamento nella scuola pubblica con adolescenti sordomuti, si dedica alla ricerca nell’ambito delle arti e della vocalità contemporanea. Attiva dalla metà degli anni '80 come autrice e interprete all'interno della scena nord-europea delle arti performative, mixed-media, sound-art, e in quella italiana del teatro di ricerca, della poesia e delle arti contemporanee. Attraversa - prima con nome Giardini Pensili e in seguito a nome proprio - i territori della parola, del suono, dell'immagine in movimento, delle arti pubbliche e della scena - dal vivo, elettronica, radiofonica - d’autrice/d'autore.
Da vita dalla metà degli anni '80 a piattaforme collaborative, locali e transnazionali, nella relazione tra arti, luoghi, archivi e comportamenti della contemporaneità, forme dell’abitare, con attenzione agli human and environmental studies con una riflessione intorno alle pratiche che chiama, da allora, di
«cittadinanza poetica», «drammaturgie urbane», «pratiche di insiemitudine».
Dai primi anni 2000 è impegnata anche in progetti di curatela e direzione artistica, docenza e formazione in Accademie di Belle Arti (2004-2008 LABA/Rimini, 2007-2014 NABA/Milano), in Università e in percorsi non convenzionali, dove mette in campo una didattica attiva, trasversale alle discipline e ai linguaggi artistici. Da allora, con i termini «cittadinanza poetica», «drammaturgie urbane» e «poetry.scapes» designa progetti transdisciplinari e fuori-formato tra poesia e luogo, lingua, oralità, tecnologia, paesaggio, che spesso si articolano in publishing art, arte pubblica e relazionale, anticipando quell’attivismo culturale oggi riconosciuto - e non sempre proficuamente "etichettato" - come rigenerazione urbana a base culturale. Da decenni, Isabella allarga le maglie dell’azione artistica e delle sue etichette; lega i campi dell’arte a quelli del welfare di comunità. Indaga i rapporti tra corpi, spazi, forme dell'abitare; tra accadimento e documento; apre la propria ricerca all'emersione e alla riflessione poetica e politica, su quali tempi e quali spazi di reciprocità intercorrono tra azione, documentazione, esperienza, creazione e riflessività, e su cosa il documento genera e situa nel mondo.
Attraverso l'ascolto, genera atti e spazi di relazione - tra individui, spaccati sociali e ambientali abitualmente separati - per osservare criticamente stigma e norma: si vedano progetti realizzati con Coordinamento abitanti Primo Quartiere Operaio Società l’Umanitaria, Solari 40 Milano, Coordinamento migranti Bologna, Edificio Inferno DUE di Calderara di Reno, altro. Con il progetto a lungo termine Theoria degli affetti, abita temporaneamente comunità chiuse (RSA Casa protetta Vignola, Nucleo Demenza e Alzheimer Ferrara, Casa per malati terminali Vignola) con “osservatori poetici” attraverso i quali compone il legame tra salute e malattia, curatela e cura, alterando le regole dell'isolamento con il gesto di porre sé, corpo tra corpi, nel perimetro di quel confinamento e nel dispositivo dell'evasione. Alcune di queste esperienze d’ascolto si sono tradotte in progetti radiofonici con Radio RAI 3 (Theoria degli affetti, Terreno Sinti) e in azioni di ampia estensione urbana e transcittadina: poetry.scapes in Alma Mater a Edificio Inferno2 Calderara di Reno + Manifattura delle Arti DAMS Bologna; Abitare le conseguenze, Vignola; Dieback/Fioriture, Ferrara; altro.
Numerose le collaborazioni con centri di sperimentazione e ricerca. Tra le collaborazioni dell’ultimo decennio: (2011-2015) Dynamoscopio (Mi), dove costruisce la relazione tra gli approcci e gli esiti dell’antropologia e dell’urbanistica, e quelli dell’arte; Terzo Paesaggio, realtà attiva a Chiaravalle e Corvetto (Milano), dove lega le pratiche dell'arte alla cura dei luoghi, delle relazioni tra prossimità e distanza, del paesaggio; Viaindustriae con cui sviluppa progetti di editoria d’autore; Amigdala/Ovestlab
(Modena) collettivo di ricerca sulle arti performative, dove presta i suo sguardo a Periferico Festival.
È curatrice di Associazione IMAGONIRMIA di Elena Mantoni per la quale ha ideato e dirige dal 2016 Premio internazionale IMAGONIRMIA «spostamento variabile» art residency & publishing.
Tra i progetti recenti e in corso: • 2019 • VERBA/XÉNITEIA usare il linguaggio per rinnovare le parole, con Terzo Paesaggio e la mediazione giuridica di “Labsus, laboratorio per la sussidiarietà”, documento orale e scritto che ha condotto alla stesura di un Patto di collaborazione tra gruppi di abitanti e Comune di Milano • 2019/20 • MOP-MODENA OVEST PAVILLION, con Amigdala, sviluppo curatoriale e direzione artistica del progetto territoriale di rigenerazione urbana a base culturale, all’interno di un edificio semidismesso e con i suoi abitanti informali • 2020 • AZIONI SUL CALENDARIO con e per
Comune di Poggio Torriana (Rn) e Quotidianacom, dove decostruisce l'automatismo della ricorrenza e istituisce piccoli rituali celebrativi intorno a temi stringenti della contemporaneità, dell'arte, dell'ecologia critica, delle economie alternative • 2020 • LESSICO DI COMUNITÀ: Lessico di Chiaravalle e Lessico del Villaggio sono stati, attraverso la lingua e l'urgenza di ricomprenderla e rifondarla, la ripresa della prossimità in tempo di distanza • 2020 • STAGIONE DEL MUTUO DISCORSO, dedicato all’emersione del pensiero di Alexander Langer e Alessandro Leogrande nell’orizzonte contemporaneo dell’«ecosofia critica» e dell'ecologia politica • 2021 • INDEX / HELICOTREMA quinta pubblicazione del ciclo «Quaderni di Imagonirmia» • 2021/2022/2023 • TO ECHO/FARE ECO (AFOr Archivio delle Fonti Orali di Modena, Festival Periferico, Imagonirmia) triennio di residenze artistiche situate nel corpus dell’archivio delle fonti orali di AFOr • 2022 • Capperi! Common Agricultural Policy, Peer Educational Resources in Italy, progetto europeo, responsabile del processo formativo e degli esiti artistici, con studentesse e studenti di scuola superiore milanese https://www.isbem.it/capperi-common-agricultural-policy-peer-educational-resources-in-italy/ • 2022 • ideazione, realizzazione, cura di progetti su varia scala paesaggistica e urbana con Terzo Paesaggio: Cantiere Madre Project; Il grandioso vagabondaggio del grano. Guida per zone incolte; Dentro il Fiume/Archivio sonoro • 2022 • pourparler. In luogo agricolo, comunità di nuove pratiche per un mondo che viene • 2022 • in uscita: Memorie del suolo / Pietribiasi Tedeschi, sesta pubblicazione del ciclo «Quaderni di Imagonirmia» viaindustriae • 2022 • progetti artistici e formativi con studentesse e studenti di Istituti superiori e Licei, sui temi dei Diritti Umani
ISABELLA BORDONI & COLLABORAZIONI
Isabella Bordoni è autrice, poeta, artista sonora e intermediale. Dopo studi in lettere, filosofia e pedagogia e dopo alcuni anni di attività di sostegno scolastico con adolescenti sordomuti, lascia l'insegnamento nella scuola dell'obbligo per dedicarsi alla ricerca artistica, che la vede attiva dalla seconda metà degli anni '80 all'interno della scena nord europea delle arti sceniche e performative, elettroniche e mixed-media, radiofonia d'autore/autrice. Dai primi anni 2000 impegnata anche in progetti di curatela e di direzione artistica, di docenza in Accademie di Belle Arti (Laba/Rimini e NABA/Milano), in Università e in percorsi non convenzionali di formazione, dove è pioniera nella pratica di una didattica performativa, inclusiva e trasversale alle discipline.
Dopo avere concluso l'esperienza in seno a Giardini Pensili, compagnia che ha fondato nel 1985 e co-diretto fino al 2000, da vita a progetto per le arti/ib_project for the arts, a nomadic platform for arts, centrata sui rapporti tra i linguaggi, gli spazi e i comportamenti della contemporaneità. Importante nel suo lavoro, con la parola e il paesaggio, l'analisi e
l'interrogazione intorno agli archivi, tra costruzione e decostruzione biografica e storica. Nel 2000 ha coniato i termini cittadinanza poetica, poetry.scapes, drammaturgie urbane, per significare habitat/metodo/prospettive del proprio percorso artistico e civico, spesso focalizzato su processi collettivi per e con comunità di abitanti e di sentimento, nell'alveo di quelle pratiche che venti anni dopo saranno nominate di "rigenerazione urbana a base culturale".
Con il suo lavoro estende quella visione alle forme dell'abitare, in particolare quelle che hanno in carico lo stigma sociale, la malattia, la cura. Da decenni esplora gli spazi dell'abitare e del con-vivere con esperienze d'ascolto talvolta radicali, che traduce in esperienze di testimonianza e condivisione agendo con la restituzione pubblica in progetti transdisciplinari e pluriformato.
Diverse le collaborazioni con enti pubblici, Accademie, Università, con realtà di ricerca e di azione territoriale, con gruppi di lavoro e progetti quali Dynamoscopio, Terzo Paesaggio, Viaindustriae, Amigdala, OvestLab Fabbrica Civica, MOP/Modena Ovest Pavillion, Padiglione Chiaravalle LivingLab. Dal 2016 è ideatrice e curatrice di PREMIO IMAGONIRMIA, spostamento variabile - art residency & publishing project premio internazionale per le arti del presente. Il Premio si configura come piattaforma di ricerca e creazione dove produzione artistica, prossimità territoriale, esiti, interessano uno scenario transdisciplinare che va dalle arti visive e performative al suono di ricerca, dall’editoria d'artista agli studi territoriali, da ricerche sull'abitare all'economia dell'equità, altro.
Con terzopaesaggio, concepisce e sostiene dalla sua fondazione, processi riflessivi e linguistici con pratiche di potenziamento del bene relazionale territoriale e non, di nuove interpretazioni e nuove fruizioni di esperienze di paesaggio e di città.
Altro qui:
https://fr.wikipedia.org/wiki/Isabella_Bordoni
https://en.wikipedia.org/wiki/Isabella_Bordoni
http://ib-arts.org/ (incompleto)
IMAGONIRMIA (ass. cult. Imagonirmia di Elena Mantoni) nasce nel 2014 per volontà della famiglia Mantoni che con la scomparsa della figlia Elena, giovane ricercatrice in pratiche curatoriali intermediali, si impegna a gestirne e a evolvere l’eredità intellettuale. Ha istituito nel 2016 il Premio di residenza artistica e di editoria Imagonirmia/spostamento variabile attraverso il quale l’Associazione sostiene il pensiero critico e le pratiche contemporanee in ambito artistico-culturale, con opportunità formative, residenze artistiche, progetti di ricerca e publishing. Imagonirmia ha situato il Premio nel triennio 2016-18 nel contesto paesaggistico di Chiaravalle (MI) e nel triennio successivo in quello urbano di Modena. Focus di entrambi i cicli sono, in estrema sintesi, il diritto al paesaggio-il diritto alla città, il fare mondo-il fare-memoria, soprattutto in aree irrisolte sottoposte allo stigma della marginalità, dell’abbandono. Le pratiche di cura del paesaggio, dell’urbano collettivo, dell’abitare, dei diritti umani e civili, sono sensibilità tra loro contigue e valori di tutto il lavoro di Associazione e Premio Imagonirmia.
https://www.facebook.com/associazioneculturale.IMAGONIRMIA.di.ElenaMantoni
Viaindustriae è un collettivo e un'organizzazione culturale diretti da Emanuele De Donno, che promuove progetti legati allo spazio sociale nel territorio delle arti contemporanee. Sviluppa indagini sociologiche e di interazione urbana che si tramutano oltre che in produzioni artistiche anche in forma di pubblicazione. "Manufatto In Situ" è il workshop ideato e curato per promuovere operazioni cooperative e co-generative tra intervento architettonico-paesaggistico e istanza curatoriale artistica. Il campo di intervento architettonico, definibile nell'ambito del "critical design", parte da un fronte teorico da cui scaturisce un progetto critico dello spazio sociale e della città. All’interno degli interventi sul paesaggio sviluppa fertili collaborazioni con artisti e architetti, tra gli altri Hidetoshi Nagasawa, Tania Bruguera, A Constructed World, Raqs Media Collective. Dal 2008 avvia una serie di librerie pratiche, practical library, in collaborazione con Mael Veisse, applicate in una serie di mostre sul libro d'artista delineando un approccio collaborativo di “platform design” - InbookOTbookIFbook - capace di coinvolgere altri progettisti attraverso spunti interdisciplinari tra letteratura e architettura.
Terzo Paesaggio associazione culturale con base a Milano,
cura, realizza, promuove, sperimenta e assembla progetti e pratiche di rigenerazione urbana a base culturale, con particolare attenzione per i luoghi di margine, mettendo al centro il tema del paesaggio, da oggetto a soggetto che agisce. Cura progetti di produzione culturale e artistica, con particolare attenzione per l’arte pubblica e partecipativa.
Realizza progetti architettonici e di disegno del paesaggio e del giardino, interventi di riqualificazione del patrimonio pubblico dismesso, di riuso temporaneo, tactical urbanism e di rigenerazione dei suoli. Promuove pratiche di co-creazione tra comunità plurali: abitanti, practitioner, ricercatori, policy maker, in ascolto attivo delle energie locali multispecie.
Sperimenta approcci di apprendimento e formazione innovativi e aperti al crossover culturale, all'autoapprendimento e all'esperienzialità. Nel 2021, lo spazio palestra della ex-scuola Elementare Amatore Sciesa e il giardino, vengono rinominati PADIGLIONE CHIARAVALLE e con il progetto DISCORSI SUL METODO si avvia la transizione verso il nascente centro culturale Chiaravalle-Corvetto Porta Verde. Con il progetto MADRE PROJECT, che elabora dal 2020 e realizza a step formativi dal 2022 (cantiere Madre Project e MADRE PROJECT_Scuola del Pane e dei Luoghi, con il panificatore Davide Longoni attiva e partecipa a processi di recupero dei terreni agricoli di Chiaravalle, agroforestazione, reintroduzione di grani, fino alla panificazione agricola urbana.
terzopaesaggio.org -- madreproject.org
Amigdala / Periferico / Ovestlab
https://amigdalaperiferico.wordpress.com/
Archivio Architetto Cesare Leonardi
http://www.archivioleonardi.it
Dynamoscopio associazione culturale nata a Milano nel 2010, si muove tra i campi dell'antropologia, delle politiche urbane, dell'audiovisivo. Associazione capofila di Dencity (2013/2015) progetto di rete in zona 6 a Milano in sinergia con le comunità locali, e di MOLO Mercato Lorenteggio, vincitore bando Culturability 2015, che inaugura un sistema integrato di sviluppo tra cultura e economia locale. Nel 2017 Dynamoscopio si posiziona a livello nazionale come agenzia interdisciplinare di ricerca, progettazione e produzione negli ambiti della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale. Lavora con enti privati e pubblici, reti e comunità locali, P.A. e policy-maker, università e policy-activist, pionieri e innovatori. www.dynamoscopio.it -- www.dencity.info.it -www.mercatolorenteggio.it